sasha vinci

La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 120x80 cm

LA GRANDE SETE

A cura di Lori Adragna e Serena Ribaudo

Il 21 ottobre 2018, a Palermo, negli splendidi spazi monumentali della chiesa di Santa Maria dello Spasimo, è stata presentata LA GRANDE SETE, una performance inedita di Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi. L’opera nasce da una riflessione sul fenomeno conosciuto come "La grande sete di Sicilia", un caso sociale sulla legalità della gestione dell'acqua pubblica. A causa dell'inquinamento, di una gestione criminosa e di sprechi illogici, l’acqua nei prossimi anni sarà uno dei problemi più gravi che l’umanità si troverà a dover affrontare. Piani di intervento internazionali sono in atto per regolare l'emergenza acqua, elemento essenziale per la vita e l’ambiente. Oltre a concettualizzare queste cause sociali, LA GRANDE SETE trae ispirazione dall'antico nome della città di Palermo, Zyz, che in fenicio significa Fiore. Zyz sembrerebbe difatti fare riferimento all'antica conformazione urbana della città che, attraversata da due fiumi, il Kemonia ed il Papireto, ricordava per l’appunto il profilo di un fiore.

La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm
La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm

Proprio partendo dalla poetica del fiore, LA GRANDE SETE diventa un'azione civile, un'opera politica che parla di pluralità e mostra un'umanità pronta ad emergere dalle ombre del presente e desiderosa di immaginare nuovi mondi possibili, equi e sostenibili. LA GRANDE SETE si presenta al pubblico come un tableau vivant in cui senso del sacro ed identità individuali vengono proiettati altrove. Decine di persone e migliaia di crisantemi e gerbere, danno vita ad una scena allegorica che diventa simbolo, un atto di protesta per reagire alle deformazioni del presente e dar vita a nuove visioni capaci di suggerire cammini alternativi. Il Fiore così, continua ad essere quell'Arma che Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi hanno scelto per indurci a riflettere su quanto siano importanti e incisive le azioni di ogni singola persona all'interno di una società.

La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm
La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm

La performance è stata promossa tra gli eventi collaterali della Biennale MANIFESTA 12, all'interno di BORDER CROSSING. È stata realizzata con il patrocinio del Comune di Palermo, il supporto della galleria aA29 Project Room, la collaborazione delle realtà indipendenti Site Specific e Spazio Y e dell'Associazione Culturale SEM. L’azione è stata concepita appositamente per lo Spasimo e per la città di Palermo dai due artisti che generano visioni immaginifiche dense di fermenti, che paiono rivelare le forze originarie della natura; universi di meraviglia protesi a interminabili contaminazioni e trasmutazioni.

La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm
La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm
La grande sete / 2018 / Stampa fine art su carta Hahnemuhle applicata su dibond / 75x50 cm

LA GRANDE SETE (THE GREAT THIRST)

Curated by Lori Adragna and Serena Ribaudo

On 21 October 2018, in Palermo, inside the magnificent, monumental spaces of the Church of Santa Maria dello Spasimo, LA GRANDE SETE was presented, an original performance by Sasha Vinci and Maria Grazia Galesi. The work stems from a reflection on the phenomenon known as “La grande sete di Sicilia” (The great thirst of Sicily), a social case on the legality of public water management. Due to pollution, corrupt management and illogical waste, water will be one of the most serious problems humanity will have to face in the coming years. International action plans are in place to regulate the water emergency, an essential element for life and the environment. In addition to conceptualising these social causes, LA GRANDE SETE draws inspiration from the ancient name of Palermo, Zyz, which in Phoenician means Flower. Zyz would indeed seem to refer to the ancient urban conformation of the city which, crossed by two rivers, the Kemonia and the Papireto, resembled the shape of a flower.

Starting by the poetics of the flower, LA GRANDE SETE becomes a civil action, a political work that speaks of plurality and shows a humanity ready to emerge from the shadows and eager to imagine new passible, fair and sustainable worlds. LA GRANDE SETE presents itself to the public as a tableau vivant in which a sense of the sacred and individual identities are projected elsewhere. Dozens of people and thousands of chrysanthemums and gerberas give life to an allegorical scene that becomes a symbol, an act of protest to react to the deformations of the present and give life to new visions capable of suggesting alternative paths. The Flower thus continues to be the Weapon that Sasha Vinci and Maria Grazia Galesi have chosen to lead us to reflect on how important and incisive the actions of each person are within a society.

The performance was promoted as one of the side events of the Biennale MANIFESTA 12, within BORDER CROSSING. It was realised by the Municipality of Palermo, with the support of the aA29 Project Room gallery, the collaboration of the independent companies Site-Specific and Spazio Y and the Associazione Culturale SEM. The action was conceived specifically for the Spasimo Church and the city of Palermo by the two artists, who create imaginative visions full of passion, which seem to reveal the original forces of nature; universes of wonder bent on endless contamination and transmutations.

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